LivornoPhotoday è una manifestazione fotografica nata nel 2019 da un’idea di Silvano Bicocchi, Direttore del Dipartimento Cultura FIAF, Silvia Tampucci, Vicedirettrice delle Gallerie FIAF e coordinatore dei Laboratori tematici DiCult FIAF per le province di Livorno Lucca e Pisa, Alessio Brondi, Tutor fotografico FIAF e collaboratore dei laboratori DiCult FIAF, e Paolo Bini, Animatore Culturale FIAF e collaboratore dei laboratori DiCult FIAF.
La 5° edizione si è svolta il 26.02.23 c/o la Biblioteca Comunale dei Bottini dell’Olio a Livorno ed ha visto la segnalazione di tre progetti che potranno esser esposti alla 6° Edizione del LivornoPhotoDay che si svolgerà il prossimo anno nello stesso periodo: Giuseppe Fausto, Mario Mencacci Bandini, Monica Parisi.
I lettori della manifestazione sono stati: Silvano Bicocchi, Benemerito della Fotografia Italiana e Direttore del Dipartimento Cultura FIAF; Alessandro Fruzzetti, Fotografo (Autore dell’anno Fiaf Toscana 2019 e AFI Artista della Fotografia Italiana); Benedetta Falugi, fotografa indipendente che ha fatto parte del Collettivo Fotografico InQuadra e oggi fa parte della Community globale di Street Photography “Women in Street”; Elena Bacchi, Fotografa e AFI Artista della Fotografia Italiana.
(Alle letture hanno partecipato 35 autori).
VARANASI, MORTE SUI GHAT di Giuseppe Fausto
Per aver valorizzato la ritualità religiosa, funeraria indiana, secondo lo stile del reportage umanistico, restando fedele ai valori antropologici di quella civiltà. L’autore riconosce i valori dell’umanità indiana essenzialmente attraverso una composizione che ha simbolizzato gli scenari ed evitato una interpretazione soggettiva.
(immagine tratte dal lavoro completo)
EMOZIONI INANIMATE di Mario Mencacci Bandini
Per la dinamicità del linguaggio di una street photography denso di un consapevole impiego del meccanismo proprio della fotografia: sfocati, trasparenze, riflessi. L’opera è ricca di composizioni fortemente espressive e rivelatrici dei valori simbolici ed effimeri della società consumistica.
(immagini tratte dal lavoro completo)
SLOW di Monica Parisi
Per aver ideato una sequenza dove i simboli soggettivi generano un significato universale. Un risultato reso possibile da un linguaggio fotografico denso di strumenti della visione che sanno toccare l’intimità col frammento e rappresentare l’universale con gli scenari naturali. Con l’opera a portfolio, l’autrice costruisce una immagine profonda della propria identità.
(immagini tratte dal lavoro completo)